Portogallo
Maternità surrogata Portogallo non è conosciuta agli aspiranti genitori internazionali per via della normativa considerata tra le più stringenti d’Europa, che delinea in modo dettagliato i requisiti e le restrizioni considerate obbligatorie per garantire pratiche etiche e sicure. La maternità surrogata veniva specificatamente proibita dalla legge n. 32/2006 sulla Procreazione medicalmente assistita (ART), poi modificata dalla legge n.25/2016 che rende oggi possibile il ricorso alla tecnica in situazioni specifiche. La riforma ha rappresentato un cambiamento epocale in Portogallo, avendo il Parlamento riconosciuto il ruolo fondamentale della maternità surrogata nell’aiutare gli individui e le coppie a superare i problemi di infertilità.
Accessibilità
Coppie eterosessuali e donne single maternità surrogata portogallo
Condizioni
Problemi di salute tali da impedire il concepimento naturale
Programmi
Vari pacchetti – anche a prezzo chiuso con tentativi illimitati
Costo
Basso
Possibilità
Selezione sesso del bambino (sotto condizione)
Aspetto legale
Certificato di nascita a nome dei genitori committenti dopo rinuncia della madre surrogata
Capitale
Lisbona
Lingua
Portoghese
Governo
Repubblica presidenziale
Definizione di programma di maternità surrogata
Un programma di maternità surrogata è un insieme di procedure mediche e legali cui scopo ultimo è quello di avere un figlio con una alternativa alla procreazione naturale. Le parti coinvolte nel procedimento sono: gli aspiranti genitori (o genitore nel caso di soggetti single), una clinica di riproduzione assistita ed una agenzia estera o altro ente equivalente, capace di supplire le necessità relative a donazione di ovuli e madre surrogata. Un avvocato esperto nella legislazione vigente nel paese in cui si svolge il programma deve ritenersi parte fondamentale del procedimento
Inizio paginaMaternità surrogata Portogallo: costo di un programma
Non esiste un costo univoco che valga per ogni caso. Il prezzo è infatti strettamente legato ad alcune variabili come ad esempio la necessità o meno di una donazione di ovuli, la tipologia di programma richiesto alla clinica di riproduzione assistita che si traduce nel numero di trasferimento embrionali garantiti che può essere di un tentativo, due, tre o illimitato fino al raggiungimento della gravidanza. Chiarito l’aspetto in merito alle possibili variabili, una stima ponderata sulla base delle casistiche analizzate ci permette di dire che il prezzo medio per un programma garantito a prezzo chiuso, quindi senza costi extra con tentativi illimitati, donante di ovuli, madre surrogata e supporto legale oscilli dai €50.000 ai €60.000.
Legislazione in Portogallo
Nel 2006 veniva approvata la legge n.32 (legge n.32/2006, del 26 luglio, sulla riproduzione medicalmente assistita) per regolamentare la PMA, con cui veniva espressamente vietata in ogni sua forma la maternità surrogata. Tuttavia, dall’agosto 2016 (Legge n.25/2016, del 22 agosto) il ricorso alla tecnica viene consentito in determinati scenari e a condizione che rispettino le condizioni prescritte. Definite in termini piuttosto restrittivi sono: donne nate senza utero, o con una grave lesione o malattia dell’utero che impedisce la gestazione di un bambino; altre condizioni cliniche giustificabili il ricorso ad una madre surrogata (articolo 8/2). La maternità surrogata è poi proibita a uomini single nonché a coppie gay di uomini, specificatamente esclusi dall’articolo 6.
Inoltre, i il 50% del materiale genetico dei gameti utilizzati deve provenire da almeno uno dei genitori di intenzione e in nessun caso la madre surrogata può contribuire con i propri ovociti (articolo 8/3).
La procedura deve essere approvata dall’organismo incaricato del controllo dell’uso delle tecniche di riproduzione, il Consiglio Nazionale della Riproduzione Medicalmente Assistita (CNPMA, Conselho Nacional de Procriação Medicamente Assistida), che prende la sua decisione dopo aver ascoltato il parere dell’Ordine dei Medici su un caso (articolo 8/4).
I contratti di maternità surrogata non possono comportare alcun tipo di pagamento in termini di prestazione alla madre surrogata, ad eccezione di rimborsi per le spese effettive (cure mediche, trasporto, riposo) e solo nella misura in cui siano debitamente documentate (Articolo 8/5).
L’articolo 8/7 prevede che un bambino nato attraverso un accordo di maternità surrogata sia considerato figlio dei genitori committenti (genitori di intenzione), una soluzione che sembra applicarsi anche se il contratto è invalido (CNPMA 2016) e soprattutto, anche se il i genitori contraenti hanno commesso un reato stipulando un contratto retribuito.
Esecuzione e risvolti pratici
Ogni accordo che prevede il ricorso alla maternità surrogata Portogallo deve avere l’approvazione preventiva anche da un Tribunale che ne verificherà la conformità alle normative vigenti e che non ci sia alcuna costrizione psicologica per la madre surrogata. La stesura di un contratto di surrogazione richiede pertanto una guida legale esperta per assicurare che tutte le disposizioni siano conformi alla leggi vigenti. Il contratto è inoltre strumento fondamentale per delineare le responsabilità e le aspettative di entrambe le parti: genitori di intenzione e madre surrogata. La complessità dell’aspetto legale, cui si aggiunge il divieto di interessi economici per la madre surrogata, che deve essere motivata dal solo desiderio di aiutare chi ha problemi di infertilità, ha da sempre costituito un deterrente anche per cittadini portoghesi che ad oggi ricorrono spesso alla tecnica in altri paesi.
Requisiti di accesso
Essere una coppia eterosessuale o donna single, con impossibilità di concepire in modo naturale.
Filiazione e ius soli
In Portogallo attualmente vige un sistema misto tra ius soli per i cittadini portoghesi e ius sanguinis per i cittadini stranieri. Il bambino acquisirà la cittadinanza dei genitori al momento della nascita.
Certificato di nascita
Con il consenso della madre surrogata, il nome di entrambi i genitori committenti (aspiranti genitori) saranno inseriti sul certificato di nascita.