Introduzione
In Italia, la Stepchild adoption, ovvero l’adozione del figlio del coniuge, rappresenta una forma di adozione che permette a un genitore non biologico di adottare il figlio del proprio coniuge o partner. Questo tipo di adozione è particolarmente rilevante nelle famiglie estese e coppie omogenitoriali, dove un genitore desidera stabilire un legame giuridico con il figlio del partner. La stepchild adoption in Italia viene oggi spesso associata anche alla gestazione per altri, è bene quindi avere piena coscienza dei vantaggi, requisiti e implicazioni che questo procedimento ha.
Adozione nazionale legale
La Stepchild adoption si differenzia dall’adozione nazionale, regolata regola dalla legge n. 184 del 1983, successivamente modificata dalle legge n. 149 del 2001 e seguenti disposizioni. Queste disposizioni stabiliscono chi può adottare, i requisiti necessari per gli adottanti e il procedimento legale per l’adozione sia nazionale che internazionale. I coniugi devono presentare domanda al Tribunale per i minorenni in presenza di determinati requisiti stabiliti dall’Art. 6 L. n.184/83:
- I coniugi devono essere uniti in matrimonio da almeno tre anni, o meno quando sia accertato dal Tribunale per i minorenni una convivenza stabile e continuativa prima del matrimonio di tre anni.
- Tra i coniugi non deve essere sussistita, almeno negli ultimi tre anni, separazione (neppure di fatto).
- L’età degli adottanti deve superare di almeno diciotto anni, ma non più di quarantacinque, quella dell’adottando con possibilità di deroga a tali limiti in caso di danno grave per il minore.
Contesto legale della Stepchild Adoption
La normativa italiana ha visto una significativa evoluzione negli ultimi anni, soprattutto nel 2016 con l’introduzione della legge che disciplina le unioni civili e le convivenze (Legge 76/2016), che ha esteso la possibilità di adozione del figlio del coniuge anche alle coppie dello stesso sesso registrate come unioni civili. Tuttavia, il percorso rimane complesso e soggetto a interpretazioni giuridiche a volte stringenti.
Requisiti
Per intraprendere la stepchild adoption in Italia, sono necessari diversi requisiti:
- Stabilità Familiare: Il richiedente deve essere sposato o legato da un’unione civile con il genitore biologico del bambino da almeno tre anni.
- Consenso: È necessario il consenso di entrambi i genitori biologici, a meno che il genitore non custode non sia deceduto, sia stato privato della potestà genitoriale, o siano presenti altre circostanze particolari (ad esempio, assenza o incapacità di esprimere il consenso).
- Valutazione del Tribunale per i Minorenni: la domanda di adozione deve essere approvata dal Tribunale per i minorenni, che valuterà l’idoneità dell’adozione alla luce del miglior interesse del minore.
Processo di adozione
Il processo di stepchild adoption comprende diverse fasi:
- Presentazione della domanda: Il processo inizia con la presentazione di una domanda al Tribunale per i Minorenni, accompagnata da una serie di documenti che attestano la stabilità della relazione e la situazione familiare.
- Valutazione psicosociale: Una valutazione da parte di assistenti sociali e psicologi è necessaria per assicurare che l’ambiente familiare sia adeguato e che l’adozione sia nel miglior interesse del bambino.
- Decisione del Tribunale: Dopo un’udienza, durante la quale tutte le parti possono esprimersi, il tribunale emetterà una sentenza che può approvare o negare la richiesta di adozione.
Sentenza Corte Costituzionale n. 79 del 2022
Secondo la sentenza della Corte costituzionale n. 79 del 2022 la stepchild adoption in Italia, per come attualmente disciplinata, si profila come uno strumento potenzialmente adeguato al fine di assicurare al minore (anche quando nato da maternità surrogata) la tutela giuridica richiesta dai principi convenzionali e costituzionali. Ovviamente rimane la valutazione concreta al giudice della singola vicenda e ferma la possibilità per il legislatore di intervenire in ogni momento per dettare una disciplina ancora più aderente alle peculiarità della situazione.
Benefici della Stepchild Adoption
L’adozione del figlio del coniuge, offre numerosi benefici legali che si riflettono sul piano emotivo:
- Vincolo parentale legalmente riconosciuto: la stepchild adoption conferisce al genitore adottivo gli stessi diritti e doveri del genitore biologico, inclusa la potestà genitoriale.
- Sicurezza emotiva per il bambino e il genitore adottante: tanto il bambino come il genitore godono di una maggiore stabilità emotiva dato che entrambe i genitori avranno gli stessi diritti e responsabilità nei confronti del bambino adottato che di riflesso godrà di un ambiente familiare più sereno.
- Protezione giuridica: in caso di decesso del genitore biologico, il genitore adottivo rimane titolare della potestà genitoriale senza necessità di ulteriori procedure legali.
Sfide e considerazioni
Nonostante i benefici, la stepchild adoption in Italia rappresenta una sfida.
- Complessità legale: la procedura può essere lunga e complessa, rendendo necessario l’intervento di avvocati specializzati in diritto di famiglia.
- Requisiti stringenti: i criteri di ammissibilità rigidi e la necessità del consenso dei genitori biologici possono rappresentare un ostacolo significativo.
- Implicazioni sul piano emotivo: la ristrutturazione dei legami familiari può generare tensioni e richiedere un adattamento emotivo da parte di tutti i membri della famiglia.
Conclusione
La stepchild adoption è un procedimento che può rafforzare i legami familiari e offrire sicurezza legale ed emotiva al bambino in famiglie allargate o ricomposte. Tuttavia, data la sua complessità, è essenziale approcciarsi con una comprensione chiara della normativa e del processo legale, avvalendosi del supporto di professionisti del settore. Chi considera questa opzione dovrebbe essere preparato a un percorso impegnativo, che può però portare a una traguardo estremamente gratificante per tutti i membri della famiglia.