Stati Uniti

La maternità surrogata Stati Uniti rappresenta l’istituto più antico e con garanzie più ampie rispetto ad ogni altro modello dei paesi in cui questo procedimento è permesso. Oltre a tutti gli ampi strumenti giuridici di tutela garantiti in capo agli aspiranti genitori americani o cittadini provenienti da altri paesi, tra cui ovviamente gli italiani, si caratterizza per l’apertura a qualsiasi tipologia di famiglia, indipendentemente dallo status civile, orientamento sessuale o effettiva incapacità di procreare in modo naturale. La potestà genitoriale viene riconosciuta in capo ai genitori di intenzione prima della nascita tramite Pre Birth Order

maternità surrogata negli stati uniti

Accessibilità

Genitori single, coppie eterosessuali e omosessuali sposate e non maternità surrogata stati uniti

Condizioni

Assenza di carichi penali pendenti e capacità economica per educare e crescere il minore

Programmi

Possibilità di creare programmi personalizzati

Costo

Alto, richiede inoltre ampio budget per costi eventuali

Possibilità

Selezione sesso del bambino

Aspetto legale

Filiazione tramite pre-birth-order e certificato di nascita a nome dei genitori committenti

Capitale

Washington

Lingua

Inglese (Spagnolo)

Governo

Repubblica Federale/Presidenziale

Approfondimento

Definizione di programma di maternità surrogata

Un programma di maternità surrogata è un insieme di procedure mediche e legali cui scopo ultimo è quello di avere un figlio con una alternativa alla procreazione naturale. Le parti coinvolte nel procedimento sono: gli aspiranti genitori (o genitore nel caso di soggetti single), una clinica di riproduzione assistita ed una agenzia estera o altro ente equivalente, capace di supplire le necessità relative a donazione di ovuli e madre surrogata. Un avvocato esperto nella legislazione vigente nel paese in cui si svolge il programma deve ritenersi parte fondamentale del procedimento

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Maternità surrogata Stati Uniti: costo di un programma

Non esiste un costo univoco che valga per ogni caso. Il prezzo è infatti strettamente legato ad alcune variabili come ad esempio la necessità o meno di una donazione di ovuli, la tipologia di programma richiesto alla clinica di riproduzione assistita, lo stato di residenza della mamma surrogata e nondimeno lo stato americano in cui si svolge il programma di maternità surrogata. Chiarito l’aspetto in merito alle possibili variabili, una stima ponderata sulla base delle casistiche avute ci permette di dire che il prezzo medio per un programma con donatrice di ovuli, madre surrogata, clinica di riproduzione assistita e supporto legale sia oggi di €150.000. Nel caso di programma con embrioni propri (quindi creati prima dell’inizio del programma di surrogazione) il costo stimato con clinica di riproduzione assistita, madre surrogata e supporto legale è di €120.000

Programmi di maternità Hybrid, Crossborder e varianti

Negli ultimi anni, è sorta una certa tendenza da parte di alcune agenzia americane e non, di creare programmi di maternità surrogata Hybrid (ibridi) o Crossborder (dal termine inglese cross-border ossia salto del confine) cui si aggiungono variegate denominazioni in base all’agenzia che lo promuove. Di fatto, non esiste un termine univoco o nome proprio per definire un programma in cui una mamma surrogata, ad esempio Americana, si sottopone alla fecondazione in vitro e trasferimento embrionale in un altro paese in cui il costo è più basso, per ritornare poi in patria fino al momento del parto. La natura di queste varianti è il tentativo di abbattere l’eccessivo costo del programma di maternità negli Stati Uniti, eseguendo la parte medica in paesi come Canada o Inghilterra in cui i costi sono più accettabili. Va notato però, nei casi in cui questa variante sia possibile (perché la mamma surrogata deve avere specifici requisiti, tra cui idoneità a viaggiare ed approvazione dalla clinica estera) che i costi non sono sensibilmente più bassi. Rimane tuttavia un modo per risparmiare rispetto al programma iniziato e terminato completamente in territorio USA

Programmi con embrioni propri

Molti aspiranti genitori che ricorrono alla maternità surrogata, vedono nel ricorso a questa tecnica l’extrema ratio per la realizzazione del loro desiderio. Sono frequenti i casi in cui, per la difficoltà di concepimento della donna, si è fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita omologa (creazione di embrioni in cui entrambi i gameti provengono dalla coppia) o eterologa (creazione di embrioni in cui uno o entrambi i gameti provengono da donatore esterno alla coppia).
In questi casi, quando purtroppo nonostante il ricorso alla fecondazione assistita non si ottiene la gravidanza, avvalersi di una madre surrogata diventa quasi un percorso naturale. Gli Stati Uniti, al pari di altri paesi, forniscono l’alternativa del programma di maternità surrogata con embrioni propri che va da un trasferimento embrionale ad illimitati (cioè fino ad esaurimento degli embrioni/blastocisti trasferibili disponibili). Questa possibilità è tra l’altro accessibile ad un costo totale sensibilmente più basso. Va però prestata molto attenzione al paese di origine degli embrioni, ossia lo stato in sono stati creati e la relativa normativa. Alcune cliniche IVF infatti, non concedono facilmente il nulla osta per l’invio all’estero del materiale genetico per scopi diversi da quelli per cui sono stati prelevati. Diventa quindi determinante l’ausilio di esperti nella normativa per l’esecuzione del programma negli USA sia prima (quando possibile) che dopo la creazione degli embrioni, anche per ciò che riguarda la richiesta dei permessi necessari per l’invio all’estero.
Altra alternativa è la creazione degli embrioni direttamente nella clinica americana dove si realizzerà il trasferimento embrionale alla madre surrogata

“Gemelli Fraterni”

Gli Stati Uniti è uno dei pochi paesi a permettere con normativa specifica, la possibilità di avere “gemelli fraterni”, un’opzione popolare per le coppie omosessuali. Il programma concepisce due serie di embrioni utilizzando lo sperma di ciascuno dei due padri e ovuli provenienti della stessa donatrice, che saranno poi trasferiti contemporaneamente alla stessa madre surrogata. Il risultato è che i bambini saranno quindi geneticamente imparentati tramite la donatrice di ovuli, ognuno con DNA del rispettivo padre.
I bambini sono di fatto gemelli al 50%, in quanto condividono il DNA di un solo genitore. Ma che siano concepiti nello stesso momento e siano destinati a nascere nello stesso momento, rende appropriato il termine “gemelli”.
La condivisione di una madre surrogata è possibile negli Stati Uniti, ma in base allo stato, alcune cliniche potrebbero sconsigliarlo e le linee guida ASRM dissuadono dal farlo perché le gravidanze gemellari hanno un’alta probabilità di parto prematuro (circa il 65% delle gravidanze dei gemelli termina prematuramente). Con la nascita prematura si corre un rischio maggiore di problemi di sviluppo fisico e cognitivo più avanti nella vita

Legislazione americana e ius soli

Gli Stati Uniti sono il paese con la maggior esperienza in maternità surrogata, nonostante il costo sia il elevato, la legislazione al riguardo rende questo paese la destinazione più garantista per gli aspiranti genitori internazionali. California, Illinois, Connecticut e New York dal 2021 sono poi gli stati considerati “surrogacy friendly” per via della normativa puntuale sul procedimento. La legge che regola la maternità surrogata negli Stati Uniti infatti non è uniforme, ogni stato stabilisce la propria normativa anche se la maggioranza degli stessi, pur non disponendo di regolamentazione espressa, è favorevole alla sua applicazione. Negli Stati Uniti, come in Messico, vige lo ius soli, che prevede che la cittadinanza sia acquisita se nati sul territorio dello stato, quindi avere il passaporto americano per il neonato sin dalla nascita, per il solo fatto di esser nato sul suolo statunitense, che si tradurrà in un ulteriore vantaggio al momento dell’espatrio. Inoltre, anche se i genitori committenti hanno cittadinanza di un altro paese, il nascituro potrà acquisire successivamente anche la loro nazionalità, secondo le leggi dello stato di appartenenza. Per viaggiare negli Stati Uniti, non serve visto

Pre Birth Order e riconoscimento della filiazione

Cardine del sistema legale americano sul procedimento di maternità surrogata è il Pre Birth Order, che possiamo definire come un atto o sentenza, che precede la nascita del bambino con cui si stabilisce la legittima filiazione tra il nascituro (ancora in fase di gestazione) e i genitori di intenzione o genitori committenti. Tipicamente, la relativa procedura viene avviata nel secondo trimestre e documenti firmati ed inoltrati almeno due mesi prima della nascita. Questo ordine “pre-parto” va ottenuto il prima possibile, idealmente durante il secondo o il terzo trimestre nel caso in cui il bambino nasca prima della data prevista. Non tutti gli ordini pre-parto sono gli stessi, ma stabiliscono tutti il vincolo di parentela legalmente. Alcuni ordini pre-parto infatti, avvisano gli ospedali di informare l’ufficio compente, ovverosia l’ Office of Vital Records dello stato, affinché indichino i futuri genitori sul certificato di nascita del bambino

Polizza medica assicurativa

L’assistenza sanitaria negli Stati Uniti è privata, per questo i cittadini americani generalmente stipulano un’assicurazione sanitaria a copertura delle spese mediche. In questo contesto, dopo aver scelto la madre surrogata, è importante verificare tramite l’agenzia americana scelta, se la sua assicurazione sanitaria copre la maternità surrogata, cosa probabile ma non scontata. Nel caso in cui l’assicurazione della madre surrogata non includa questo procedimento, è raccomandabile che gli aspiranti genitori si facciano carico delle spese necessarie per aggiungere la maternità surrogata alla polizza della madre surrogata. Obbligatorio è anche stipulare un’assicurazione sulla vita per la stessa. Occorre prestare grande attenzione agli eventi coperti e non coperti dall’assicurazione stipulata affinché non si verifichino spese impreviste. Alcuni esempi di costi imprevisti o eventuali da considerare sono: parto gemellare, necessità di un’incubatrice, parto cesareo, intervento chirurgico per il neonato. Consigliamo sempre agenzie che selezionano madri surrogate con tale copertura, che comporta un risparmio fino a $30.000 sul costo del programma

Requisiti di accesso

Il procedimento per il rilascio del pre birth order richiede alcuni requisiti inderogabili per l’ammissione alla procedura tra cui l’assenza di carichi penali pendenti e una dimostrabile possibilità di avere i mezzi economici e materiali per educare, sostenere e crescere il minore. Nel caso di coppie inoltre, eterosessuali o omosessuali, la filiazione viene riconosciuta direttamente in favore di entrambi anche senza essere uniti in matrimonio o da altro tipo di vincolo civilistico (unioni civili)

Certificato di nascita

Il certificato di nascita reca sempre il nome e cognome del genitore o genitori committenti

Stati più favorevoli?

Molti genitori di intenzione credono che la California sia il migliore, se non l’unico, stato in cui la maternità surrogata è consentita negli USA: in realtà questo stato non ha nessuna legge specifica in materia e ci sono ben 48 stati in cui la pratica è consentita.

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    Negli stati di questo colore, al pari della California, la filiazione è garantita con Pre Birth Order a tutti i tipi di famiglia

  • Negli stati di questo colore, ci sono limitazioni all’accesso ad alcuni tipi di famiglia senza materiale genetico

  • Negli stati di questo colore, la maternità surrogata è praticata ma i contratti sono nulli e inapplicabili per legge

  • Negli stati di questo colore, leggi e giurisprudenza proibiscono la maternità surrogata commerciale o non è possibile ottenere un certificato di nascita che indichi entrambi i genitori

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